Il 200° anniversario della ferrovia moderna è stato celebrato con una poesia commemorativa del poeta laureato Simon Armitage CBE.
Intitolata "Il treno più lungo del mondo", la poesia viene pubblicata oggi (29 agosto) nell'ambito di Railway 200, una celebrazione nazionale del passato, del presente e del futuro della ferrovia, che esplora il modo in cui questa invenzione britannica ha plasmato le nostre vite e i nostri mezzi di sussistenza.
Il bicentenario della ferrovia trae ispirazione dall'inaugurazione della Stockton and Darlington Railway il 27 settembre 1825, un viaggio che cambiò il mondo per sempre.
Il treno più lungo del mondo
Ci trovavamo in un campo del nord e ne eravamo testimoni
sfrecciando oltre, con canna e camino,
trainare un camion scoperto, sollevando polvere
e lanciando scintille mentre galoppava
la strada di metallo. Noi ansimammo e lui ansimò a sua volta.
Continuava ad arrivare: eravamo seduti con le gambe penzoloni
sopra un ponte di pietra mentre procedeva a vapore,
guance e petto gonfi, polmoni che si sollevano,
trascinando l'età dell'oro e squarciando un cielo azzurro
con nuvole argentate. Lo salutammo e lui rispose con il suo clacson.
Continuava ad arrivare: da ripidi argini
e le piattaforme nazionali che abbiamo fischiato e segnalato,
ho provato a sbirciare dentro i Pullman imbottiti
e catturare l'attenzione di persone importanti
cavalcando cuscini di peluche; salutavamo,
sperando che una mano guantata ricambiasse il saluto.
Continuava ad arrivare: applaudivamo come matti
quando i suoi motori diesel andavano come i batacchi,
guardavano a bocca aperta dalle strade e dagli appartamenti della città,
sorrise a centinaia di volti, come se le carrozze
ha travolto intere città di stazioni passeggeri
alla stazione. Continuava ad arrivare, scavando tunnel
sotto catene montuose e poi burroni a volta
e canyon. Quando gli allenatori sonnambuli
zittito attraverso i sobborghi con le tende di notte
abbiamo augurato loro sogni d'oro; quando i container merci
trascinato e rimbombato lungo linee ramificate
abbiamo fatto un cenno d'intesa al materiale rotabile
e lui ricambiò l'occhio. Continuò ad arrivare:
abbiamo fatto il pugno e il cinque alle eleganti macchine
del futuro, qualche puntata qua e là,
alcuni planando nell'aria. E abbiamo aspettato di cronometrare
l'ultimo furgone della guardia che oscilla la sua lanterna rossa,
ma ciò non accadde: il giro del mondo
accoppiato naso a coda a naso a coda quel treno
durava da due secoli e continua ancora oggi.
Copyright 2025: Simon Armitage
La poesia è trasmessa anche in questa lettura di Simon Armitage, filmata a Marsden, nel West Yorkshire, dove Simon è cresciuto. Guarda il video: